In questa guida spieghiamo come scegliere i migliori elettrodi per la saldatura per le proprie esigenze.
La saldatrice tradizionale del tipo MMA, per fare le saldature più comuni, usa degli elettrodi. Oggi esistono in commercio anche saldatrici di nuova generazione, più affidabili e con un consumo decisamente ridotto rispetto alle vecchie saldatrici ad arco, ma molte di loro sono ancora capaci di saldare utilizzando gli elettrodi per la saldatura. Un sistema tradizionale con il quale hanno imparato a saldare tutti i tecnici più esperti e che offre ancora i suoi vantaggi.
Come Avviene la Saldatura con gli Elettrodi
La saldatura ad elettrodi è la classica saldatura ad arco, non necessariamente addizionata ad un gas inerte del tipo TIG. Gli elettrodi per la saldatura, in questo caso, svolgono il compito di trasmettere l’elettricità che innesca l’arco voltaico, e supportare il bagno di fusione con un elemento aggiuntivo, il materiale d’apporto, che in molti casi diventa indispensabile per realizzare una saldatura a regola d’arte.
Altro concetto, invece, è quello sviluppato nella saldatura di tipo TIG, dove l’elettrodo è in tungsteno, e serve solo a creare l’arco voltaico. In questo caso, cioè nella saldatura TIG, o si saldano i labbri del metallo per fusione degli stessi, o, se occorre un elemento di amalgama, come il materiale di apporto, allora bisogna aggiungerlo con delle bacchette separate dall’elettrodo, che devono fondere insieme al metallo e mischiarsi al bagno di fusione.
In pratica, per ogni tipo di operazione, servono gli elettrodi per la saldatura adeguati.
Come Scegliere gli Elettrodi per la Saldatura MMA
Gli elettrodi per la saldatura MMA più comuni sono di quattro tipi, cioè rutilici, basici, cellulosici e in lega acciaio e ghisa. Per capire quale elettrodo hai di fronte devi leggere il codice riportato sulla confezione.
Gli elettrodi per la saldatura vengono identificati generalmente con la classificazione americana conosciuta come AWS, e quindi devi leggere cosa c’è riportato dopo questa sigla.
La prima lettera che incontri è una E, e significa che si tratta di un elettrodo.
Poi segue un codice di 4 cifre, di cui le prime due indicano, in libbre per pollice quadrato, la resistenza alla trazione. L’AWS è un sistema di tipo americano quindi utilizza le unità di misura anglosassoni.
Il terzo numero indica la posizione per il montaggio dell’elettrodo che può essere universale, quindi in tutte le angolazioni, se è 1, mentre se è 2 può lavorare solo in orizzontale o ad angolo.
La quarta cifra invece indica la tensione elettrica alla quale va sottoposto l’elettrodo per funzionare in maniera ottimale. I valori sono nove ed è il caso di conoscerli, uno ad uno, anche se generalmente la tabellina si trova nel libretto di istruzioni della saldatrice.
-Il numero 0 segnala che questi elettrodi per la saldatura sono del tipo cellulosico e vanno collegati alla pinza del polo negativo.
-Il numero 1 indica che l’elettrodo va utilizzato sul polo positivo e funziona sia sulle saldatrici a corrente continua che quelle a corrente alternata.
-Il numero 2 indica invece un elettrodo da collegare al polo negativo, sia che la macchina sia a corrente alternata che continua.
-Il numero 3 indica la natura rutilica dell’elettrodo e può funzionare sia con la corrente continua che quella alternata.
-Il numero 4 è un elettrodo ad alta efficienza sempre di natura rutilica e salda con entrambi i tipi di corrente.
-Il numero 5 identifica un elettrodo basico che deve essere sottoposto ad una corrente continua e montato sul polo negativo.
-Il numero 6 è sempre un elettrodo basico ma può lavorare sia in modalità continua che alternata.
-Quelli con il numero 7 invece sono elettrodi per la saldatura ad alta efficienza costruiti specificatamente per ossido di ferro.
-L’ultimo è il numero 8 e identifica gli elettrodi basici ad alta efficienza da usare con ambedue le correnti ma collegati al polo positivo.
Altro parametro da considerare è il diametro dell’elettrodo.
Il diametro degli elettrodi per la saldatura nelle macchine di media potenza, generalmente usate nei piccoli laboratori o a livello amatoriale, vanno da un minimo di un millimetro e sei, ad un massimo di quattro millimetri.
Quelli più grandi, cioè gli elettrodi per la saldatura di diametro maggiore, vanno usati quando si saldano lastre particolarmente spesse, mentre per spessori ridotti bisogna usare quelli più piccoli.
Scegliere gli elettrodi del diametro esatto è molto importante, sia perché la saldatura con un elettrodo non adatto non sarebbe mai perfetta, che perché usare bacchette con un diametro spropositato solleciterebbe inutilmente il contatore, con uno spreco di energia e un sovraccarico di costo in bolletta, non escludendo che salti anche il contatore.
Gli elettrodi per la saldatura del tipo rutilico sono più semplici da usare soprattutto se si è alle prime armi, e sono particolarmente adatti alle superfici di spessore minimo. Questi elettrodi hanno anche il pregio di una migliore estetica del cordone di saldatura, ma il difetto di realizzare una cucitura che ha una resistenza minore alle sollecitazioni di tipo meccanico. Difetto che non hanno gli elettrodi per la saldatura del tipo basico, ma per maneggiarli occorre possedere già una discreta esperienza e un polso fermo. Poi c’è il tipo che si usa sulle saldatrici di tipo TIG e cioè gli elettrodi per la saldatura al tungsteno.
Come Scegliere gli Elettrodi per la Saldatura TIG
Gli elettrodi per la saldatura TIG al tungsteno hanno solo il compito di creare l’arco voltaico trasferendo l’elettricità dall’elettrodo all’elemento da saldare. Questo elettrodo non si consuma e non cede materiale alla saldatura, al punto che, col sistema TIG, o si salda metallo su metallo, o si trasferisce il materiale d’apporto con un supporto esterno, che sia una bacchetta o un filo.
Anche gli elettrodi in tungsteno devono avere un diametro adeguato allo spessore del materiale da saldare perché, anche se non fondono, devono creare un arco fiammante della potenza sufficiente a lavorare al fondo della smussatura, dentro un incavo che è abbastanza largo. Lo spessore degli elettrodi per la saldatura in tungsteno, che si trovano generalmente in commercio, varia dallo 0,25 millimetri ai 6,4 millimetri, anche se questi elettrodi dal diametro così grande non sono adatti alle saldatrici di tipo hobbistico e ai contatori domestici di 3 kWh.
Gli elettrodi per la saldatura al tungsteno in genere vengono montati sulla pinza del polo negativo. Solo nel caso in cui si debbano saldare tra loro dei metalli leggeri e di basso spessore, come l’alluminio, allora è preferibile caricare l’elettrodo sul polo positivo in modo da fornire meno energia al metallo da saldare. Per quello che riguarda la punta invece, se si usa collegandola al polo negativo, e quindi con il polo positivo sul pezzo, deve essere affilata ed essere distanziata dal metallo una volta e mezzo il diametro dell’elettrodo, mentre a polarità invertita, e quindi con l’elettrodo collegato al polo positivo, e il polo negativo sul pezzo, la punta al tungsteno va tenuta piatta, quindi, se precedentemente è stata appuntita, va troncata di netto parallela alla torcia.
Elettrodi per Saldatura più Venduti
Mettiamo a disposizione un elenco dei modelli di elettrodi per saldatura più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-08-17 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API