In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore saldatrice inverter per le proprie esigenze.
Una delle differenze tra un materiale inerte e il metallo è la capacità, da parte del secondo, di potere essere assemblato a caldo con un processo di saldatura. Un processo che, a differenza della incollatura o chiodatura, crea tra i pezzi di metallo un collegamento permanente, con una soluzione di continuità capace di rendere non distinguibile anche la legatura. Lo strumento capace di questo processo si chiama saldatrice. Di saldatrici ne trovi in commercio di tanti tipi, con caratteristiche e tecnologie diverse, alcune delle quali provviste anche di un inverter. Vediamo come funziona e come scegliere una saldatrice inverter.
Recensione Migliori Saldatrici Inverter
Vediamo quali sono le migliori saldatrici inverter disponibili sul mercato.
Saldatrice ARC 200 DC Inverter di Boudech
La saldatrice ARC 200 DC Inverter, distribuita da Boudech, identificata con il codice articolo TG-41CS-D4D6, è una macchina superleggera, in grado di sviluppare fino a 200 Ampere, e risulta essere dotata di valigetta per trasportarla più agevolmente. Per saldare usa una tecnologia basata su un transistor bipolare a gate isolato, conosciuta come IGBT, realizzata con un semiconduttore, che funziona da interruttore elettronico, capace di commutare alte tensioni e alte frequenze. Questa saldatrice è in grado di effettuare saldature su spessori che vanno dal millimetro e mezzo ai 12 millimetri, e pesa solo 4 chili e mezzo.
Il suo start è molto rapido ed ha una grande capacità di penetrazione, garantendo un’ottima saldatura priva di sbavature, grazie anche al dispositivo di regolazione automatica della tensione. Qualità che, accoppiata alla grande maneggevolezza data dal suo peso contenuto, ne fanno un utensile davvero perfetto, sia per il fai da te che per i piccoli lavori da cantiere.
Vediamo alcune delle caratteristiche tecniche. 240V, 50Hz di corrente in entrata, Tensione No-Load 72V, da 10 a 200 Amps come corrente in uscita, 85% di efficienza energetica e Classe di protezione IP21 DC al 100% usandola a 120 Ampere, al 60% a 160 A, e al 35% a 200 A. Potenza NoLoad 40Watt con un Fattore Cos 0.93. Per i rimanenti dettagli basta consultare il libretto allegato. Nella confezione, oltre alla saldatrice ed alla valigetta in PVC, trovi il Morsetto per l’elettrodo in piombo, il Morsetto di massa in piombo, la spazzola e il libretto uso e manutenzione. Misura 48 X 41 centimetri, ed è larga 16,5.
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Deca SIL 415
I dati tecnici di questa saldatrice ad inverter sono decisamente importanti, lavora ad un voltaggio pari a 230 volt e assorbe 3kW, una caratterista che la rende perfetta per essere utilizzata senza troppi pensieri usando la propria rete elettrica casalinga.
La corrente, poi, può essere regolata facilmente in un intervallo che si parte dai 10 e arriva fino ai 150 ampere. L’innesco è supportato da uno specifico sistema, Hot Start, che innalza in automatico l’amperaggio per un lasso di tempo abbastanza breve, necessario per l’avvio della classica procedura di saldatura.
La tolleranza della Deca SIL 415 agli sbalzi di tensione, inoltre, è molto alta, il 15%. Un dato che la rende idonea per un lavoro che sfrutti un’alimentazione elettrica da un generatore esterno.
Il diametro degli elettrodi che le permettono di funzionare vanno da 1.6 a 4 millimetri.
Non vi è una preferenza specifica per l’utilizzo degli stessi, e questo permette al possessore della saldatrice di poter acquistare qualsiasi tipo di elettrodo in commercio, da quelli base a quelli rutilici, passando per quelli in ghisa o in acciaio.
La scelta si potrà fare esclusivamente tenendo in considerazione il materiale di apporto che sarà necessario utilizzare, senza dover essere costretti dalle necessità specifiche della saldatrice.
Scegliendo un elettrodo molto sottile, ossia quello da 1.6 mm, Deca SIL 415 sarà in grado di saldare spessori che raggiungono il millimetro, il tutto partendo da un amperaggio molto basso: solo 35 ampere. In questo modo si evitano inutili interruzioni nel bel mezzo del processo, con l’unica eccezione del ricambio di elettrodi ormai usurati.
Con quelli di diametro più ampio, 4 mm, invece, l’amperaggio necessario si aggira intorno ai 135 ampere. Tuttavia, questa saldatrice raggiunge facilmente i 150.
Il tempo effettivo di lavoro dell’apparecchio è pari al 60%, con un equivalente, dunque, in 10 minuti per la saldatura dove 6 riguardano il lavoro effettivamente applicato e 4 il raffreddamento della saldatrice e riprendere a lavorare in maniera corretta e senza rischi.
Lo stesso processo di raffreddamento andrebbe fatto, preferibilmente, a saldatrice accesa, così da renderlo sensibilmente più veloce.
Essa è dotata di numerosissime funzioni che non si limitano alla semplice e classica saldatura, la TIG Scratch, per esempio, utilizza elettrodi al tungsteno per saldare TIG con il meccanismo dell’innesco a striscio.
Inoltre, questa possibilità permette a chi acquista Deca SIL 415 di non dovere necessariamente acquistare un apposito strumento per sperimentare una saldatura di livello avanzato come quella TIG, che garantisce una resa dal punto di vista estetico e meccanico sicuramente superiore su materiali piuttosto complessi come il nichel o, ancora di più, l’alluminio.
Ancora, l’anti sticking, unita alla funzione arc force, impediscono agli elettrodi di incollarsi, un problema che, si sa, chi è solito saldare prende in seria considerazione perché si presenta molto spesso nelle saldatrici ad elettrodo.
Nella confezione base è presente tutto ciò che serve per il funzionamento della saldatrice nella modalità MMA.
SIL 415 è contenuta all’interno di una valigetta per il trasporto molto resistente e dotata di cavi, pinza per elettrodi e morsetto per la massa.
La torcia che serve, invece, per la modalità TIG non è compresa nella scatola e va acquistata separatamente, così come la martellina per la pulizia dalle scorie successive alla saldatura.
Questo, considerata anche la funzione TIG Scratch compresa nella SIL 415, può essere considerato uno dei pochissimi limiti che questa saldatrice italiana presenta.
Un altro aspetto non propriamente positivo è l’assenza, ancora, di attrezzature protettive standard come i guanti e la maschera. Anche in questo caso, dovranno essere comprati a parte.
Una problematica alla quale si può tranquillamente ovviare, però, se non si tratta della prima saldatrice acquistata nella vita. Chi ne fa un discreto uso, infatti, difficilmente è sprovvisto di abbigliamento di sicurezza.
Inoltre, Deca permette di potere integrare l’attrezzatura minima attraverso l’acquisto di un pacchetto unico sul proprio sito.
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Saldatrice Telwin 815857 Force 165 Inverter a Elettrodo
La saldatrice Telwin 815857 Force 165 inverter ad Elettrodo viene venduta insieme ad una valigetta completa di tutti gli accessori per la saldatura MMA, ed è possibile avere con un piccolo sovraprezzo anche la Maschera Automatica Tribe. Tra le caratteristiche di questa saldatrice a inverter risalta la sua capacità di mantenere stabile la corrente di saldatura anche in condizioni poco favorevoli, come i frequenti sbalzi di tensione della corrente in ingresso.
Questa saldatrice di Telwin appartiene ad una linea, la Force, totalmente assemblata in Italia, sia il modello Force 165, che i due modelli meno potenti, Force 145 e Force 125. I suoi dispositivi arc force, hot start e anti stick, montati di serie su tutta la gamma, fanno in modo che questa saldatrice inverter possa effettuare con grande semplicità delle saldature sia su acciaio normale, che su acciaio inossidabile, compresa la ghisa, montando gli elettrodi adatti. Ha un livello di protezione termostatica molto elevata, in grado di reggere sovra e sotto tensione, gli sbalzi di corrente e le anomalie dell’alimentazione da motogeneratore del più o meno 15%. Questo modello di saldatrice inverter Force 165 produce in uscita da un minimo di 10 Ampere ad un massimo di 150 A, che nella Force 145 scende a 130, e nella Force 125 a 80 Ampere. Supporta elettrodi con un diametro variabile da 1,6 a 4 mm, pesa 5 chili e mezzo, senza gli accessori, ed è grande 38,5 X 43,5, con una larghezza di 18,5 centimetri.
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Saldatrice Inverter Stanley 460100
La saldatrice inverter Stanley 460100 è uno strumento leggero e facile da maneggiare grazie alla sua estrema compattezza. Per saldare usa la tecnologia IGBT e può lavorare senza problemi su materiali diversi come ferro, acciaio, inox e ghisa, fino ad uno spessore massimo di 2 millimetri e mezzo.
Molto facile da usare, questa saldatrice ti permette, grazie al suo innesco agevolato, di potere saldare in maniera omogenea e lineare anche con pochi punti di pre cucitura. Dotata di un comodo manico questa saldatrice inverter può essere trasportata con molta facilità anche grazie al peso contenuto. Nella confezione originale sono compresi gli accessori di base, come maschera protettiva a norme CE, la martellina, la spazzola, le pinze e il supporto per gli elettrodi, e una comoda valigetta ventiquattrore con adesivi colorati.
Per quello che riguarda le caratteristiche tecniche questa saldatrice inverter produce come corrente massima 90 Ampere per secondo, con un minimo di 20 Ampere, è compatibile con gli elettrodi rivestiti anche del tipo rutilo, ha un sistema di protezione termostatica e ventilazione rinforzata, e il controllo lineare dell’intensità per evitare i picchi. La saldatura è agevolata grazie alla presenza dei sistemi di Anti Stick, che blocca l’incollatura eccessiva, di Arc Force che regola la modulazione della corrente, e di Hot Start che velocizza e facilità l’avvio. Questa saldatrice a inverter è totalmente realizzata in Italia.
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Saldatrice MIG 130 230V MVPOWER
La saldatrice inverter MIG 130 230V MVPOWER è una saldatrice a filo continuo del tipo no gas. Si presenta come uno strumento abbastanza leggero e maneggevole, decisamente compatto, facilmente trasportabile grazie ad un comodo maniglione ed è molto facile da utilizzare. Questa saldatrice utilizza il sistema di saldatura tramite il filo continuo, caricato sul rocchetto, che può essere di vari materiali, come acciaio, inox, alluminio e rame, di spessore variabile da 0,8 millimetri a 0,9. In uscita eroga dai 50 Ampere minimo ai 120 di massima, e il circuito è certificato CE ed è protetto da un fusibile di 5 A. Il suo sistema di raffreddamento è del tipo ad aria forzata, e l’apparecchio è protetto sia dal surriscaldamento che dalla funzione anti aderenza. Il sistema di protezione è del livello IP21 e la certificazione è CE / ROHS.
Abbastanza contenuta come dimensioni, questa saldatrice inverter misura 34,2 X 35 centimetri, ed è larga 18. Il suo peso è di 16,5 chili ed ha un Wattaggio massimo di 3,6 KW. Il comando per fare avanzare il filo è posto sulla maniglia di saldatura, che, comunque, è in grado di accendere l’arco voltaico al minimo contatto. La confezione contiene, oltre alla saldatrice, una borsa per la manutenzione, una maschera per la protezione degli occhi, la spazzola e una bobina di filo animato del tipo no gas. Tra le caratteristiche tecniche di questa saldatrice c’è da rilevare che la potenza massima assorbita tocca i 3,6 KWA, che si riduce a 1,5 KWA al 60% del suo utilizzo. La corrente erogata va dai 50 Ampere minimo ai 120 A di massima, e raggiunge i 105 al 15% di utilizzo, mentre la tensione senza carico tocca i 37 V. Possiede 4 posizioni di regolazione automatica ed è dichiarata in classe di isolamento H.
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Saldatrice DC Inverter MMA200 GREENCUT
La saldatrice inverter MMA200 GREENCUT è un apparecchio in grado di saldare ad arco con molta facilità grazie all’uso della tecnologia IGBT, e il suo sistema di turbo ventilazione le consente di lavorare in continuo per un intervallo di tempo abbastanza lungo. Il suo range di corrente in uscita va da un minimo di 20 Ampere, a 20,8 V, fino a 160 A con 26,4 V. il suo peso sufficientemente contenuto, di 6,2 chili, e le sue dimensioni veramente ridotte, di 42 X 30 centimetri, e 20 centimetri di larghezza, ne fanno un apparecchio estremamente agile e maneggevole. La confezione completa prevede, oltre la saldatrice, i due cavi di massa e porta elettrodo, il manuale di istruzioni, un martelletto con spazzola per il ferro, e una maschera per le saldature. La sua potenza è regolabile dai 20 Ampere minimo ai 200 Ampere massimo.
Risulta essere dotata di tecnologia IGBT per renderla più affidabile, meno dispendiosa e più precisa nelle saldature, che riescono più nitide. Monta elettrodi dello spessore variabile dai 2 millimetri ai 3,2 ed ha un ciclo di lavoro pieno, 100%, se usata a 120 A, del 60% se spinta ai 160 A, e del 40% se sfruttata al massimo dei suoi 200 A. La sua protezione dichiarata è IP21 con un isolamento di tipo H, ed è fornita di valigetta per il trasporto.
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Saldatrice Inverter B-black N300 A
La saldatrice inverter B-black N300 A, è in grado di saldare senza problemi anche con elettrodi da 4 millimetri. Possiede un amperometro digitale di buona precisione ed è raffreddata con ventole da 9 centimetri molto efficaci. La sua potenza in uscita va da i 20 Ampere di minimo ai 130 Ampere di massima, con una durata di funzionamento, sempre a 130 A, del 100%.
Il peso ridotto di circa 5 chili, e le sue misure contenute di 44 centimetri per 29,5 e 23 centimetri di larghezza, insieme al solido maniglione, che sporge dalla struttura esterna, rendono questa saldatrice inverter molto facile da trasportare. Il suo sistema MMA del tipo IGBT ne fa uno strumento di grandi prestazioni in grado di garantire saldature di alta qualità.
La confezione contiene, oltre alla saldatrice, un corredo abbastanza limitato con cavi e maschera, e il libretto di uso e manutenzione con le informazioni essenziali per il corretto funzionamento.
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Come Funziona la Saldatrice Inverter
La saldatrice riunisce indissolubilmente due pezzi di metallo, generalmente di ferro, con un processo di fusione, e successiva solidificazione, delle parti accostate tra loro. Uno stato realizzato grazie all’innesco di un arco voltaico tra l’elettrodo collegato alla saldatrice e il metallo da saldare. Le saldatrici tradizionali sono macchine molto pesanti, a causa del trasformatore, che serve a generare la potenza sufficiente per creare l’arco voltaico, e che lavora a corrente alternata.
Un inconveniente, quello della pesantezza, che le nuove saldatrici hanno risolto proprio grazie all’applicazione di un inverter, che è in grado di aumentare la frequenza della corrente elettrica alternata generata dal trasformatore, trasformandola in corrente continua, e abbassando la tensione, in modo da aumentare la potenza di carico in uscita sull’elettrodo e renderla più facilmente regolabile.
Ma la maggiore leggerezza e manovrabilità non è l’unico pregio della saldatrice ad inverter, perché con queste macchine, grazie al potenziometro, non occorre più innescare l’arco voltaico sfregando velocemente l’elettrodo, con il risultato molto spesso di vederlo incollare al ferro, e, nel caso abbastanza inconsueto di incollaggio per corto circuitazione, la saldatrice ad inverter disinnesta automaticamente l’erogazione della corrente elettrica all’elettrodo.
Peso e ingombro ridimensionati, facilità di utilizzo, maggiore sicurezza dei circuiti e maggiore precisione nelle cuciture, sono le ragioni che hanno fatto il successo della saldatrice ad inverter, soprattutto quando si tratta di dovere lavorare in situazioni particolari, sollevati da terra, come per esempio su un ponteggio, o in posizioni di estrema scomodità, come sotto un lavello o un’automobile.
Ovviamente, per quanto la saldatrice inverter sia più agevole della saldatrice tradizionale, devi prima imparare ad usarla.
Come Utilizzare la Saldatrice Inverter
La saldatrice è una macchina che può creare lesioni, anche permanenti, soprattutto se non si adottano le giuste precauzioni. Gli organi del corpo più a rischio sono gli occhi, il viso e le mani. Per evitare danni, capaci anche di creare cicatrici, bisogna proteggere adeguatamente le mani con dei guanti ininfiammabili e il viso con una maschera integrale, che copra fino alle orecchie, ed indossare un grembiule ignifugo. Altro punto delicatissimo sono gli occhi, che vanno difesi da un vetro oscurato e polarizzato, posto nella finestrella del mascherone. Infine, se si lavora col gas, bisogna anche indossare una mascherina.
Per usare una saldatrice ad inverter bisogna prima conoscere tutti gli aspetti della lavorazione, ed acquisire la coordinazione di tutti i movimenti, dalla erogazione del metallo di apporto, alla manovra della torcia, tenendo sotto controllo vari fattori, come gli schizzi, la pulsazione, la distanza del tungsteno, le curve della corrente di fondo, e la regolazione della frequenza. Cerchiamo allora di capire i termini tecnici che riguardano la saldatrice.
Arco elettrico o arco voltaico
L’arco elettrico è la fiammata che si sprigiona nell’aria, tra il metallo e l’elettrodo, ed è quella che crea il calore di fusione. La sua natura è analoga a quella della saetta che si crea tra due nuvole cariche di elettricità.
Innesco
L’innesco è l’operazione di sfregamento dell’elettrodo sul metallo che origina, con la prima scintilla, la formazione dell’arco elettrico.
Elettrodo
L’elettrodo è l’elemento che scarica l’energia della saldatrice sul materiale da lavorare è può essere di vario genere.
L’elettrodo rutile è il più comune, e consiste in una bacchetta di ferro dolce, ricoperta di un materiale ad alta capacità conduttrice, che aiuta sia nell’innesco che nell’omogeneità della saldatura. Questo materiale di copertura forma, a fine saldatura, una crosta, detta loppa, che va rimossa con un martelletto per saldature appena si raffredda.
L’elettrodo basico, invece, viene usato per la saldatura di corpi cavi, come tubi o elementi di caldaie, perché possiede una grande resistenza alle sollecitazioni di tipo meccanico, come gli sbalzi di pressione. Hanno un costo più elevato degli elettrodi comuni, vanno preriscaldati uniformemente prima di essere usati, e il loro innesco è più complesso.
Filo per saldature
Risulta essere possibile effettuare saldature anche usando un filo di metallo, che può essere di due tipi, quello senza gas e quello animato. Il tipo senza gas è dotato di una corrente al suo interno, che assolve la stessa funzione del rivestimento, e agevola la fusione. Il tipo pieno o animato, invece è un semplice filo d’acciaio non rivestito in rame, e che, per saldare, necessita di un gas, neutro, cioè MIG, o attivo, cioè MAG.
Connettori
I connettori sono gli ingressi, nella saldatrice, a spina o a dado e bullone, a cui vanno attaccati i conduttori, sia quello per la massa, che quello con la pinza per l’elettrodo.
Le pinze
La pinza per la massa è quella che va collegata al corpo del materiale per creare il circuito elettrico. La pinza per saldare invece è quella che va tenuta in mano quando si usa l’elettrodo, con materiale del tipo MMA, ed è rivestita di materiale isolante.
Le torce
Le torce hanno una funzione analoga a quella della pinza per elettrodi, e sono di due tipi. La Torcia TIG che consiste in un dispositivo, completo di comandi, che si usa con l’elettrodo al tungsteno, codificato altrimenti come Ago, e la Torcia di tipo MIG/MAG, da usare manualmente per il Filo a saldare, e dotata di innesco.
Il Gas
Il gas per il filo a saldare non rivestito ha le stesse funzioni del rivestimento in materiale conduttore, e cioè protegge la cucitura dall’ossidazione, e agevola l’omogeneità della saldatura. Generalmente si tratta di Argon semplice o arricchito con Anidride Carbonica, cosa che impone l’uso della mascherina.
Elettrovalvola
Le saldatrici di tipo TIG, e quelle MIG/MAG, hanno in dotazione anche un dispositivo, del tipo elettrovalvola, che gestisce l’emissione del gas limitandolo alla quantità indispensabile alle operazioni di saldatura, insieme ad un doppio regolatore di pressione, portata litro, che tiene sotto controllo sia il gas nel contenitore ermetico che quello in erogazione, in litri per minuto, con un rubinetto graduato.
Come Scegliere la Saldatrice Inverter
In estrema sintesi, la saldatrice è una macchina composta da un trasformatore, raffreddato ad aria forzata, che trasforma la corrente a 220 V alternata, prelevata dalla rete elettrica, in corrente continua a potenza variabile, regolabile con un amperometro. Le più recenti sono dotate di inverter, e si dividono in varie tipologie. Vediamole.
MMA Inverter
La saldatrice MMA, Manual Metal Arc, ad inverter, è un modello base ottimo per fare esperienza, soprattutto se sei alle prime armi. La temperatura di fusione, che si aggira tra i 3000 e i 4000 gradi, è sufficiente a liquefare il metallo, tra i 2 e i 10 mm di spessore. La tecnologia inverter ne migliora le prestazioni, anche grazie al suo potenziometro che, generalmente, è molto semplice da regolare perché è già tarato secondo lo spessore del materiale. Questo non toglie che fare pratica, magari su dei pezzi di scarto, può aiutare ad acquisire la manualità iniziale.
Saldatura semi automatica solo filo
Le macchine a saldatura semi automatica usano il filo al posto del metallo di fusione degli elettrodi, ed hanno una capacità di saldatura costante e di migliore qualità. Questo tipo di saldatrice, non avendo elettrodi ricoperti di materiale conduttore, non produce loppa da rimuovere. L’arco elettrico infatti fonde il metallo di supporto, che è un filo, con uno spessore che varia da 0,8 mm a 3,2 mm, avvolto in una bobina, agganciata al corpo della saldatrice. Questo filo di metallo, mentre saldi, scorre parallelo alla torcia e fonde, senza l’aggiunta del gas, grazie alla corrente di cui è carico. Alcune saldatrici a filo, invece della corrente, usano il gas, che può essere di tipo inerte, MIG, o attivo, MAG, e sono le saldatrici con filo pieno animato.
Saldatrici a sistema MIG/MAG
Le saldatrici a sistema MIG/MAG utilizzano comunque una tecnica di saldatura semi automatica, solo che in esse l’operazione di fusione è agevolata dalla presenza di un gas, che nel caso della tipologia MIG è un gas inerte, come l’Argon, mentre nel MAG, è addizionato con CO2. Questo tipo di saldatrici sono adatte in particolare modo alle saldature sull’acciaio e lo stesso Inox, se si tratta delle MIG, mentre le MAG saldano anche l’acciaio al carbonio. Regolatore e misuratore di pressione evitano che il gas venga sprecato inutilmente.
Saldatrici al Gas Inerte e Ago al Tungsteno
Le saldatrici al Gas Inerte ed Ago al Tungsteno, conosciute come TIG, usano il sistema della saldatura ad arco, con la differenza che al posto dell’elettrodo c’è un refrattario non fusibile in tungsteno, chiamato ago, collegato ad una torcia in ceramica, e irrorato da un gas neutro. Capace di realizzare saldature ad altissima tenuta, questa saldatrice inverter è utilizzata soprattutto per le tubature soggette a pressioni elevate e le caldaie, e lavora molto bene sui materiali non ferrosi come alluminio, titanio e inox. L’elettrodo in tungsteno non viene mai a contatto con la saldatura, che invece viene costantemente protetta dall’ossidazione grazie all’impiego del gas. Con questa saldatrice inverter TIG le temperature di fusione non sono mai eccessivamente elevate, lo sviluppo di fumo è ridotto al minimo, ed anche l’ago non si consuma eccessivamente perché non tocca la superficie da saldare.
La scelta della saldatrice inverter deve essere fatta con attenzione, in base alle proprie esigenze e quindi anche al tipo di lavori da eseguire, ma anche alla frequenza con cui deve essere utilizzato.
Se la saldatrice viene utilizzata frequentemente, bisogna scegliere un modello solido ed affidabile, anche significa ovviamente spendere di più.
Se, invece, la saldatrice inverter viene utilizzata eseguire lavoretti di tanto in tanto allora può essere scelto un modello più economico, che sicuramente resiste all’utilizzo saltuario.
In ogni caso, indipendentemente dal fatto che si tratti di un modello professionale o di uno più economico, la saldatrice inverter deve garantire sicurezza nell’utilizzo e quindi deve essere conforme alle normative vigenti.
Saldatrici Inverter più Vendute
Mettiamo a disposizione un elenco dei modelli di saldatrice inverter più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
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