In questa guida spieghiamo come saldare il ferro.
Il ferro è uno dei materiali più usati per le lavorazioni di ogni tipo, artigianali e industriali. L’assemblaggio degli elementi in ferro può essere realizzato con il sistema della bullonatura oppure con la saldatura. Il ferro infatti è un elemento che fonde ad una temperatura relativamente bassa e possiede una notevole capacità di unirsi dopo la fusione, recuperando integralmente la sua resistenza e la sua capacità di tensione, come se fosse sempre stato unito. Ma puoi ottenere un risultato buono solo se eviti che si mischi dell’ossigeno al bagno di saldatura, e se i labbri da saldare sono perfettamente puliti ed equidistanti, in modo da fondere e raffreddarsi insieme in maniera omogenea. Per ottenere questo risultato devi acquisire una buona tecnica, frutto di attenzione ed esperienza. Generalmente saldare il ferro è più facile che lavorare su altri materiali più duttili e leggeri o sulle leghe, ma questo non ti dispensa dal conoscere l’arte e saperla applicare. Vediamo allora come saldare il ferro.
Occorrente per Saldare il Ferro
Per saldare il ferro ti serve una saldatrice ad arco MMA e gli elettrodi appositi. Teoricamente per il ferro non serve materiale d’apporto, perché il ferro stesso è sufficiente a creare il bagno di saldatura adatto. In pratica, però, molti elettrodi per il ferro sono già rivestiti di materiale diverso, perché facilita l’innesco dell’arco, e migliora la qualità della saldatura, provocando un bagno di fusione in grado di allontanare l’ossigeno.
Indipendentemente dal materiale d’apporto, devi anche sapere di che dimensione prendere gli elettrodi, perché il diametro delle bacchette dipende anche dallo spessore del materiale. Quando si raggiunge una discreta esperienza, le misure del diametro degli elettrodi, e dell’intensità di lavorazione, si impostano facilmente, ma le prime volte è meglio chiedere consiglio al venditore, o affidarsi alle tabelle di saldatura, facendo però attenzione che si tratti di ferro semplice e non di un altro materiale, o di una lega. Per quello che riguarda invece la scelta del materiale d’apporto, anche in questo caso è bene chiedere al negoziante, spiegando nel dettaglio il lavoro che intendi fare.
Appena la dotazione per saldare, tra saldatrice, elettrodi ed eventuale materiale d’apporto, è completa, devi pensare alla prevenzione, dotandoti dell’abbigliamento adatto. Per iniziare ti occorre un mascherone, per proteggere gli occhi dalla vividezza della fiamma e il viso dagli schizzi della saldatura. Poi ti servono i guanti di crosta di vitello, e un grembiule ignifugo e robusto, preferibilmente in cuoio. Infine prendi anche degli occhialini per l’innesco, perché il vetro della maschera spesso è troppo scuro per individuare il punto di accensione. Una particolare attenzione va posta al mascherone, soprattutto se il materiale d’apporto libera gas nocivi o se stai lavorando sul ferro zincato. In questo caso infatti il mascherone deve essere dotato di un filtro per i vapori, e coprire molto bene tutto il volto. A questo punto devi preparare il materiale.
Ultimo aggiornamento 2024-11-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Come Preparare il Ferro per la Saldatura
La preparazione del materiale è una fase fondamentale di qualsiasi operazione di saldatura, e non solo sul ferro. Però il ferro, a differenza di altri materiali o delle leghe, spesso si presenta in dimensioni e spessori di notevole entità, con saldature da realizzare nelle angolature più diverse. Inoltre, il ferro è il metallo che risulta maggiormente soggetto all’ossidazione, per cui va pulito e protetto con una attenzione particolare. Cominciamo allora proprio dalla protezione contro l’ossidazione dei materiali ferrosi.
Infatti, per evitare che delle scorie ossidate possano mischiarsi al bagno di saldatura, la prima cosa da fare è quella di pulire con attenzione le parti che diventeranno incandescenti, utilizzando della carta abrasiva o, ancora meglio, della pasta disossidante per il ferro. La pulizia poi va effettuata anche sulla punta degli elettrodi perché, essendo in ferro, si coprono con uno strato di ossido che finirebbe nel bagno di fusione. Basta infatti che una piccola parte di ruggine anneghi nel bagno per mettere a rischio la solidità della saldatura e far partire dall’interno il processo di ossidazione del metallo.
Altro fattore da considerare, quando devi saldare due pezzi di ferro tra di loro, è l’angolatura con la quale essi verranno cuciti. Infatti le cuciture possono essere di tipo complanare, come quando si saldano due fogli di ferro uno accanto all’altro, formando un angolo di 180 gradi, oppure di tipo angolare, come per le saldature di una barra su una lastra. Altra situazione, abbastanza complicata da gestire è la saldatura del tipo sotto testa, che si verifica quando ti trovi a dovere saldare due elementi, complanari o angolari, lavorando dal basso sulla parte inferiore, e che si configura come un’operazione troppo delicata da affrontare, soprattutto se non sei abbastanza esperto.
A questo punto non ti resta che smussare i bordi degli elementi da saldare.
Quella dello smusso è un’operazione troppo spesso considerata superflua, che invece è fondamentale, perché la saldatura deve fare aderire le due parti senza lasciare spazi vuoti o, peggio, carichi di ossigeno. Lo smusso va fatto in dipendenza del tipo di angolo di saldatura. Se la saldatura è complanare si può realizzare uno smusso ad U, appena più largo della punta dell’elettrodo, oppure a V, facendo attenzione però che l’elettrodo arrivi quasi a toccare il fondo. In alternativa si può operare con uno smusso ad X da effettuare su ambedue le facce, sia sopra che sotto, o a doppia U, soprattutto se si tratta di superfici di spessore consistente.
Pulito e smussato il ferro, su ambedue i labbri di saldatura, puoi innescare l’arco e cominciare a saldare.
Per creare l’innesco devi posizionare l’elettrodo sul ferro, a 5 centimetri circa oltre la linea di saldatura, strisciarlo molto velocemente sul metallo, come se volessi accendere un fiammifero, e poi staccarlo quanto basta a lasciare acceso l’arco voltaico.
Sempre abbastanza velocemente, e mantenendo l’arco acceso, ti devi spostare verso l’inizio della saldatura, e iniziare a saldare avanzando lentamente.
Come Effettuare la Saldatura
Una volta partito l’arco devi creare una distanza, tra la bacchetta e il ferro, che deve essere all’incirca uguale al diametro dell’elettrodo, e devi mantenerla costante per tutto il lavoro.
Se le piastre da saldare sono sottili, generalmente è sufficiente una passata, dopo avere dato dei punti di tenuta, a distanza regolare, su tutta la linea di cucitura.
Se invece il materiale è spesso, devi prima effettuare una saldatura nella parte più profonda, con una passata rettilinea tra i due smussi, e poi riprendere, strato su strato, con delle passate successive, dopo avere eliminato i crocchi della saldatura precedente.
Per le passate successive puoi saldare oscillando l’elettrodo a zig zag, avendo cura comunque di non accavallare le saldature, ma cercando di mantenere un cordone unico tra le due pareti o tra la parete e il fondo.
L’elettrodo va tenuto inclinato di 45 gradi, quando lavori in piano, muovendolo in avanti, mentre se lavori in verticale, lo dovrai inclinare a 75 gradi, e spostarlo progressivamente verso l’alto.
Terminata la saldatura, dovrai soffermarti un secondo sulla fine del cordone, sempre ad arco acceso, e tornare indietro di circa due centimetri, in modo da colmare il cratere di fine saldatura.
Solo a questo punto potrai allontanare l’arco, spegnerlo, aspettare che raffreddi il cordone, dare l’ultima scriccatura col picchetto, ed effettuare la pulizia finale con la spazzola d’acciaio.