L’acquisto di una saldatrice deriva dal desiderio di rendersi indipendenti, almeno per quello che riguarda l’assemblaggio dei metalli con il sistema della fusione a caldo. Ma, soprattutto se sei al primo approccio, è davvero strabiliante la quantità di sigle ed accessori, che devi affrontare per scegliere la saldatrice che ti serve. E non va meglio se le sigle vengono scritte in chiaro perché, se non sai di cosa si parla, resti comunque all’oscuro del loro significato e del relativo effetto.
Quindi il primo passo è certamente quello di capire cosa sono le saldatrici MIG, TIG, MMA, e cosa rappresentano esattamente queste sigle. E non potrai fare a meno di capire cosa sia un inverter e come funziona. Un mondo misterioso, che si andrà svelando ai tuoi occhi studiando le tecniche per saldare i metalli, con ciascuno dei sistemi elencati, e impari sulla carta come si fanno le cose più importanti, e come cautelarti mentre lavori. Ma, per imparare davvero, dopo aver raccolto il giusto bagaglio di conoscenze e informazioni, l’unica strada è la pratica sul pezzo, con una vera saldatrice, come, per esempio, Telwin Force 165.
Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Telwin Force 165 è un modello dotato di un inverter. Questo significa che utilizza un sistema di tipo elettronico per trasformare la corrente alternata della rete domestica, a 220 Volt, in corrente continua. Il metodo che usa è quello classico della saldatura ad arco, identificato dalla sigla MMA. In pratica si tratta del sistema che, avvicinando al metallo un elettrodo tradizionale, innesca un arco voltaico ad altissima temperatura. Un arco infuocato che fonde i due bordi di metallo, per consentire il processo di miscelazione, e la successiva saldatura per progressivo raffreddamento. Ovviamente nel caso di elettrodi del tipo tradizionale, per quello che riguarda il materiale d’apporto, basta prendere quelli rivestiti adeguatamente. Mentre, per scegliere gli elettrodi con il diametro giusto, è meglio usare, almeno per i primi tempi, le tabelle comparative di spessore del materiale da saldare.
Anche per quello che riguarda gli elettrodi c’è da notare che la saldatrice Telwin Force 165 si presta, nonostante non sia specificatamente una macchina per professionisti, ad effettuare dei lavori di buona qualità, che è possibile realizzare solo con elettrodi da 4 millimetri. Telwin del resto ha sempre privilegiato la qualità e le prestazioni nelle sue attrezzature, e la Force 165 non è da meno. Ovviamente lavorando ai limiti non è detto che un contratto tarato per 3 chilowatt, e cioè un impianto classico da abitazione, sia capace di supportarlo, ma, se il tuo laboratorio è collegato all’impianto domestico, puoi sempre lavorare con ottimi risultati anche ad una potenza più bassa. A questo punto, per conoscere meglio la saldatrice Telwin Force 165, è il caso di dare un’occhiata anche ai dati tecnici.
La saldatrice Telwin Force 165 lavora a 230 Volt, quindi è possibile collegarla ad un normale impianto elettrico monofase. Un impianto dove sia installato anche un limitatore di 3 kWh, a patto di non usarla oltre i 55 Ampere. Sfruttata però al massimo della sua potenza, necessita di un contratto per 4,5 kWh, perché riesce ad impegnare fino a 4200 Watt. Il suo amperaggio raggiunge i 150 Ampere, il che significa che Force 165 è capace di eseguire saldature di ottima professionalità. Del resto puoi montare in questa saldatrice degli elettrodi che partono da 1,6 millimetri di diametro fino a quelli da 4 millimetri. Anche come tipologie non ha reali limitazioni, perché puoi montare sia gli elettrodi basici che quelli in acciaio, in ghisa, o i rutilici. Questo significa che hai a disposizione un’ampia scelta di tipologie di elettrodi e che puoi saldare un grande numero di materiali.
Per quello che riguarda il rendimento, e calcolando in venti secondi circa il cambio dell’elettrodo, con gli elettrodi da 2 mm, in 10 minuti, a 55 ampere, consumerai 8 elettrodi e mezzo. Otto elettrodi di consumo invece se lavori con quelli da 2,5 mm a 85 ampere. Se userai gli elettrodi da 3,2 mm a 115 ampere, ne consumerai sei, ma potrai lavorare solo per 8 minuti, e due minuti ti serviranno per raffreddare la macchina. Se invece userai quelli da 4 mm, e la saldatrice sarà impostata al massimo, e cioè a 150 ampere,
il rendimento scenderà al 60%, quindi a sei minuti, e dovrai utilizzare gli altri 4 per raffreddare la saldatrice. Da non dimenticare mai che il periodo di raffreddamento è calcolato a macchina accesa, perché se la spegni i tempi aumentano. Altra cosa da considerare è che con un contratto di luce da 3 kWh, cioè quello domestico usuale, puoi lavorare solo con gli elettrodi da 2 millimetri. Ovviamente Telwin Force 165 può essere alimentata anche con un generatore esterno, per lavori all’aria aperta, o dove non ci sia la corrente. E, infine, quando acquisti la saldatrice Telwin Force 165, ricevi anche una dotazione completa degli accessori, che sono fondamentali per iniziare a lavorare. Quindi nella confezione, oltre alla saldatrice, troverai anche il cavo di massa, il cavo con la pinza porta elettrodo, e la spazzola martelletto per le scorie.
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